Ricambi e accessori moto Ducati 400 Scrambler Sixty2

Il suo nome, Sixty2, è un riferimento diretto all'anno 1962, quando nacque il primo Scrambler, e un richiamo all'attaccamento del marchio al suo patrimonio. Appena lanciato, si è imposto come il "fratello minore" della gamma, con una cilindrata ridotta a 399 cc, ma senza perdere nulla del DNA Scrambler: look retro-moderno, telaio a traliccio, proporzioni compatte e colori vivaci. Per personalizzare o mantenere questo modello, è disponibile un'ampia selezione diaccessori e ricambi moto, che permettono a tutti di affermare il proprio stile o di ottimizzare la propria guida. Assemblata secondo la tradizione Ducati, questa roadster urbana si distingue per semplicità, leggerezza e accessibilità. Utilizza lo stesso telaio dello Scrambler 800, ma con colori specifici e un design unico del serbatoio. La Sixty2 400 è stata progettata per rivolgersi a una clientela giovane e urbana in cerca di libertà, pur rimanendo fedele allo spirito divertente e rilassato che ha reso lo Scrambler un tale successo. La comunicazione Ducati su questo modello enfatizza il piacere di guida, la libertà e la semplicità, lontano da macchine troppo accessoriate o troppo esclusive. Questo posizionamento intelligente la rende la Ducati più accessibile, senza compromettere la qualità costruttiva o lo stile autentico. Il Sixty2 400 fa parte della cultura e dello stile di vita della moto Scrambler, con una gamma dedicata di accessori e abbigliamento. È maneggevole, agile e dall'aspetto caratteristico, e offre un'esperienza di guida divertente e accessibile. Questo modello si è evoluto senza mai tradire le sue origini, rimanendo fedele allo spirito Scrambler e adattandosi alle aspettative dei motociclisti di oggi. Pronti a scoprire cosa si nasconde sotto il serbatoio? Passiamo alle caratteristiche tecniche che rendono questa roadster urbana così speciale.

Questo modello Ducati si basa su un telaio a traliccio in acciaio per garantire rigidità e leggerezza, abbinato a una forcella Showa convenzionale da 41 mm e a un ammortizzatore posteriore Kayaba regolabile nel precarico, entrambi con 150 mm di escursione. Il forcellone in acciaio contribuisce alla robustezza dell'insieme, mentre il peso rimane contenuto a 167 kg a secco e 183 kg con il 90% di carburante. La frenata è affidata a un disco da 320 mm con pinza a doppio pistoncino all'anteriore e a un disco da 245 mm con pinza a singolo pistoncino al posteriore. L'ABS di serie, disattivabile, garantisce una sicurezza ottimale in ogni circostanza. Per quanto riguarda il motore, il bicilindrico a V Desmodue raffreddato ad aria sviluppa 41 CV a 8.500 giri/min e 3,5 m/kg di coppia a 8.000 giri/min, in conformità alle norme Euro4. Il cambio a 6 marce sfrutta appieno la flessibilità del motore, sia in città che su strada. Il serbatoio da 14 litri, leggermente più grande di quello della Scrambler 800, offre un'autonomia di oltre 300 km, con consumi contenuti intorno ai 4 litri/100 km. La dotazione di serie comprende un quadro strumenti completamente digitale, luci posteriori a LED, cornice dei fari a LED, pneumatici misti Pirelli MT-60, specchietti retrovisori rotondi e un'altezza della sella ridotta a 790 mm. A seconda delle esigenze, è possibile optare per un sedile basso (770 mm) o alto (810 mm). Il raggio di sterzata è eccellente e la posizione di guida naturale e l'ampio manubrio facilitano la presa. Per chi vuole spingersi oltre in termini di personalizzazione, per questo [model] è disponibile una gamma di accessori e parti di moto. Continuate a leggere per scoprire come queste caratteristiche si traducono nell'uso quotidiano e cosa dicono i motociclisti.

Nell'uso quotidiano, questo modello è apprezzato per la sua maneggevolezza e agilità in città. I motociclisti apprezzano la posizione di guida naturale e rilassata, l'altezza ridotta della sella per un facile accesso e la frizione fluida e maneggevole. La frenata progressiva rassicura anche i motociclisti più inesperti. Il motore, fluido e sobrio, non è considerato molto potente ai bassi regimi, il che può rendere l'accelerazione modesta in città, ma rivela un carattere più giocoso tra i 7.000 e i 10.000 giri/min, ideale per divertirsi sulle piccole strade. I suoi punti di forza sono lo spirito Scrambler intatto, lo stile deciso, i consumi controllati e l'autonomia superiore ai 300 km. Il fatto che sia il modello più accessibile della Ducati si rivolge sia ai principianti sia a coloro che desiderano tornare in moto. La praticità è limitata, con poco spazio sotto la sella, ma la semplicità meccanica rende facile la manutenzione. Come duo, la sella posteriore è un po' più generosa rispetto ad altri modelli della gamma, anche se rimane solida, e l'ammortizzatore posteriore mostra i suoi limiti su strade accidentate. I punti deboli sono il prezzo, considerato elevato in rapporto alla dotazione tecnica, il comfort della sella, piuttosto duro nei lunghi viaggi, il contagiri, poco leggibile, e la limitata capacità di frenata nella guida sportiva. Nonostante queste riserve, questo modello è considerato una moto ideale per i principianti, per chi si avvicina al motociclismo o per chi cerca un'esperienza semplice e divertente, con un look distintivo e una guida accessibile.

Per chi ama i numeri, ecco la scheda tecnica completa di questa roadster urbana.

• Patente richiesta: A2
• Cilindrata: 399 cm³
• Tipo di motore: bicilindrico a L di 90°, Desmodue, fasatura desmodromica con 2 valvole per cilindro, raffreddato ad aria e olio, omologato Euro 4
• Potenza e coppia del motore: 41 CV (30,1 kW) a 8.500 giri/minuto, 34 Nm (3,5 mkg) a 8.000 giri/minuto
• Peso (vuoto e pieno): 167 kg a secco, circa 183 kg in ordine di marcia
• Altezza della seduta: 790 mm (in opzione 770 mm e 810 mm)
• Consumo medio di carburante: circa 4 litri/100 km
• Autonomia stimata: oltre 300 km
• Capacità del serbatoio del carburante: 14 litri
• Velocità massima: circa 160 km/h
• Tipo di trasmissione: cambio a 6 velocità, trasmissione a catena (rapporto 15 x 48)
• Frenata: disco anteriore da 320 mm, pinza a 2 pistoncini; disco posteriore da 245 mm, pinza a 1 pistoncino; ABS di serie, disattivabile
• Manutenzione e costi di gestione: manutenzione ogni 12.000 km o 12 mesi; garanzia Ducati di 24 mesi a chilometraggio illimitato; emissioni di CO₂: circa 112 g/km; bassi costi di manutenzione per una moto di alta gamma, con un motore collaudato, semplice e affidabile, ideale per una Ducati da premier