Ricambi e accessori moto Ducati 750 Mostro IE

Fin dall'inizio, questo modello è stato apprezzato dai motociclisti che cercavano uno stile deciso e un carattere tipicamente Ducati, senza esagerare. La gamma di accessori e ricambi moto dedicati a questa moto testimonia la popolarità di cui gode ancora oggi tra gli appassionati e coloro che vogliono mantenere o personalizzare il proprio Monster. Assemblata a Bologna, questa roadster presenta il famoso telaio tubolare a traliccio del marchio, garanzia di rigidità ed estetica, e un design muscoloso che non lascia indifferenti. Nel corso della sua carriera, il Monster 750 ha subito diverse modifiche, tra cui la versione Dark con finitura nera opaca, la versione City con parabrezza e borse e la versione Carbon con componenti in fibra. Nel 1998, la M750 Classic ha ottenuto un secondo disco del freno anteriore, seguito da una nuova forcella nel 1999. Nel 2000, la M750 Classic diventa accessibile ai giovani patentati, grazie a un motore che può essere spinto a 34 CV. Infine, nel 2002 viene introdotta l'iniezione elettronica Magneti Marelli, che porta la potenza a 64 CV. Questo modello si distingue per la sua versatilità e autenticità, pur rimanendo fedele allo spirito del Monster: una moto pensata per il piacere, la guida e l'emozione, piuttosto che per le prestazioni pure. Commercializzato dal 1996 al 2002, il Monster IE 750 è sopravvissuto agli anni senza perdere nulla del suo fascino, e il suo stabile prezzo di seconda mano ne è la prova. Passiamo ora alle caratteristiche tecniche che hanno reso famosa questa roadster italiana.

La Ducati è basata su un telaio tubolare a traliccio in acciaio, una firma Ducati che garantisce leggerezza e robustezza. Il telaio è ben curato, con una forcella teleidraulica rovesciata da 41 mm (sostituita da una forcella da 43 mm nel 1999) e un monoammortizzatore posteriore che offrono rispettivamente un'escursione di 120 mm e da 110 a 144 mm, a seconda della versione. La frenata si è evoluta nel corso degli anni, con un disco anteriore da 320 mm all'inizio, poi due dischi dal 1998 in poi, entrambi dotati di pinze a 4 pistoncini per un'azione efficace. Il posteriore è dotato di un disco da 245 mm con pinze a 2 pistoncini. L'interasse di 1.430 mm e la larghezza di 800 mm garantiscono una buona stabilità e maneggevolezza. Il motore del Monster 750 è un bicilindrico a L di 90°, a 4 tempi, raffreddato ad aria e olio, con distribuzione desmodromica 1 ACT e 2 valvole per cilindro. Il motore da 748 cc (alesaggio x corsa: 88 x 61,5 mm) eroga 62 CV a 7.500 giri/min (carburatori) o 64 CV a 8.750 giri/min (iniezione elettronica nel 2002), con una coppia di 6,3-6,4 kg a 6.500 giri/min. L'erogazione del carburante è passata da due carburatori da 38 mm all'iniezione Magneti Marelli da 45 mm sugli ultimi modelli. La trasmissione avviene tramite un cambio a 5 marce e catena secondaria, con frizione multidisco in bagno d'olio. L'altezza della sella di 770 mm rende la moto accessibile a un'ampia gamma di piloti, mentre il serbatoio da 16,5 litri (con una riserva di 3,5 litri, che passerà a 3 litri dal 2001) consente di percorrere 258 km in media, con un consumo medio di 6,4 litri/100 km. Alcune versioni sono dotate di equipaggiamenti speciali come il parabrezza, le borse e la sella a due posti. Il peso a secco varia da 176 a 178 kg, a seconda dell'anno, e la velocità massima è compresa tra 195 e 200 km/h. Scopriamo come questo modello viene percepito quotidianamente dai motociclisti che lo utilizzano.

Nella vita di tutti i giorni, la Ducati 750 Monster IE convince per la sua maneggevolezza e giocosità. I motociclisti apprezzano in particolare il motore vivace, il forte spirito Monster e la qualità del freno anteriore, che ispira fiducia durante le corse dinamiche. Il telaio viene elogiato per la sua stabilità su strade di buona qualità, anche se mostra i suoi limiti su asfalti sconnessi. Molti lodano l'affidabilità del modello, che alcuni non esitano a definire "a prova di foratura", anche dopo molti anni di utilizzo. I costi di manutenzione sono considerati ragionevoli, paragonabili a quelli di una Suzuki SV 650, il che la rende una moto accessibile per i giovani patentati, soprattutto nella versione da 34 CV. Il comfort, invece, è discordante: alcuni proprietari hanno modificato la sella o il manubrio per migliorare la posizione di guida, mentre altri si accontentano dell'ergonomia originale. Gli specchietti retrovisori sono spesso considerati inefficaci e il raggio di sterzata limitato richiede un po' di anticipo nelle manovre. Il motore può mancare di elasticità ai bassi regimi, costringendovi a giocare con il cambio in città, ma rivela tutto il suo carattere sulle strade di campagna, dove il Monster si esprime al meglio. La mancanza di potenza si fa sentire alle alte velocità, ma non è questo lo scopo principale di questa roadster, pensata soprattutto per il piacere e l'autenticità. Il valore del modello rimane stabile sul mercato dell'usato, a riprova dell'attaccamento dei motociclisti a questa moto. Alcuni si sono addirittura pentiti di essersene separati e cercano di rimetterci le mani sopra, sedotti dal suo stile senza tempo e dalla sua esperienza di guida unica. Per chi cerca una moto affidabile, coinvolgente e piena di carattere, il Monster IE 750 rimane una scommessa sicura nel mondo delle roadster italiane.

• Patente richiesta: moto da 34 CV per ex patente A MTT1; compatibilità A2 non garantita
• Cilindrata: 748 cm³ (alesaggio x corsa: 88 x 61,5 mm)
• Tipo di motore: bicilindrico a L di 90°, 4 tempi, iniezione Ø 45 mm (o 2 carburatori Ø 38 mm a seconda della versione), raffreddato ad aria e olio, 1 ACT desmodromico, 2 valvole per cilindro
• Potenza e coppia del motore: da 62 a 64 CV (a seconda dell'anno) a 7.500/8.750 giri/min, da 6,3 a 6,4 mkg a 6.500 giri/min
• Peso (a vuoto): da 176 a 178 kg
• Altezza del sedile: 770 mm
• Consumo medio di carburante: 6,4 l/100 km
• Autonomia stimata: 258 km
• Capacità del serbatoio: 16,5 litri (3,5 litri di riserva, poi 3 litri dal 2001)
• Velocità massima: da 195 a 200 km/h
• Tipo di trasmissione: cambio a 5 marce, trasmissione a catena, frizione multidisco in bagno d'olio
• Frenata: anteriore: 1 o 2 dischi Ø 320 mm (a seconda dell'anno), pinze a 4 pistoncini; posteriore: 1 disco Ø 245 mm, pinza a 2 pistoncini
• Manutenzione e costi di gestione: la manutenzione è considerata facile ed economica; l'affidabilità è riconosciuta per una moto di questa categoria, con una meccanica robusta che richiede una manutenzione regolare (il gioco delle valvole deve essere controllato periodicamente).