Ricambi e accessori moto Honda VFR 1200 F DCT

Fin dall'inizio, la VFR F DCT ha colpito per il suo design audace, la sofisticata carenatura multistrato e le finiture di alta gamma. Non è passato molto tempo prima che si moltiplicasse la gamma di accessori e ricambi moto specifici per questo modello, permettendo a ogni pilota di personalizzare la propria moto secondo i propri gusti. Il DNA della Honda si basa sull'innovazione e sulla versatilità. È stata la prima nel suo segmento a offrire un cambio automatico a doppia frizione (DCT), che offre la possibilità di guidare in modalità automatica o manuale attraverso i comandi al manubrio. Questa tecnologia, all'epoca inedita, ha permesso a molti motociclisti di godere di una guida fluida e senza sforzo, anche nei lunghi viaggi o sulle strade tortuose. Il motore V4 di 76° da 1.237 cc, il telaio a doppio trave in alluminio e la trasmissione ad albero cardanico riflettono il desiderio di Honda di offrire una moto potente, affidabile e di facile manutenzione. Nel 2012, il modello sarà aggiornato con una gestione ottimizzata del motore, una sella rielaborata, una maggiore capacità del serbatoio e l'introduzione del controllo di trazione di serie. L'obiettivo del produttore è chiaro: offrire un'esperienza di guida moderna e sicura, adatta alle aspettative degli appassionati di Sport-GT. La VFR 1200 F DCT, accuratamente assemblata, si distingue per la versatilità, la sicurezza di guida e la posizione di riferimento nella sua categoria. Passiamo ora alle caratteristiche tecniche per cui questo modello è rinomato.

Questo modello vanta una scheda tecnica all'altezza delle sue ambizioni. Il suo motore V4 di 76° da 1.237 cc è dotato di iniezione elettronica PGM-FI, raffreddamento a liquido e doppia fasatura dell'albero a camme in testa. Eroga fino a 173 CV a 10.000 giri/min e 13,10 kg di coppia a 8.750 giri/min (per la versione libera), con l'80% della coppia disponibile a partire da 3.000 giri/min. Nella versione 2012, la potenza sale a 112 CV (83 kW) a 9.500 giri/min e la coppia massima a 11,3 daN.m a 4.000 giri/min, grazie a una nuova mappa di iniezione del carburante e a un collettore di scarico ottimizzato. La trasmissione ad albero e pignone, abbinata al cambio DCT a doppia frizione, consente cambi di marcia rapidi e fluidi in modalità automatica (Drive o Sport) o manuale tramite le palette montate sul manubrio. Il telaio a doppia trave in alluminio garantisce rigidità e stabilità, mentre la sospensione anteriore è una forcella a steli rovesciati da 43 mm (escursione 120 mm) e quella posteriore è un monobraccio con monoammortizzatore (escursione 130 mm). La frenata è affidata a due dischi anteriori da 320 mm con pinze radiali a 6 pistoncini, un disco posteriore da 276 mm, ABS di serie e frenata combinata C-ABS. Il controllo di trazione TCS di serie, la frizione a slittamento limitato e l'acceleratore elettronico completano l'arsenale tecnologico. La dotazione di serie comprende un quadro strumenti completo con computer di bordo, comandi ergonomici, carenatura multistrato, specchietti con indicatori di direzione integrati e finiture curate. La capacità del serbatoio è di 19 litri, l'altezza della sella è di 815 mm e il peso a pieno carico è di 267 kg. La VFR F DCT è ugualmente adatta ai viaggi a lungo raggio e all'uso quotidiano. Scopriamo ora come i motociclisti percepiscono questo modello nell'uso quotidiano.

Nell'uso quotidiano, la Honda VFR 1200 F DCT è riconosciuta per la sua versatilità e il suo comfort, anche sulle lunghe distanze. I motociclisti apprezzano la posizione di guida, che consente di guidare per lunghi periodi senza affaticarsi eccessivamente, e la sella da 815 mm, accessibile alla maggior parte dei motociclisti. Il motore V4 è flessibile e disposto a scendere a bassi regimi senza battere, offrendo una spinta fluida e costante. Il rivoluzionario cambio DCT è facile da usare, soprattutto in città o sui sentieri di montagna, e consente a chi ha la mano sinistra dolorante di continuare a godersi la propria passione senza limitazioni. La protezione offerta dalla carenatura multistrato è giudicata efficace, così come la stabilità alle alte velocità. Gli utenti apprezzano la leggibilità del cruscotto, la qualità dei comandi e la finitura complessiva. La frenata combinata C-ABS e il controllo di trazione TCS garantiscono una maggiore sicurezza, soprattutto su strade bagnate o in caso di forti accelerazioni. Anche la trasmissione ad albero cardanico è apprezzata per l'affidabilità e la ridotta manutenzione ordinaria. Tra i suoi punti deboli, il peso di 267 kg può farsi sentire nelle manovre da fermo o a basse velocità, e il baricentro leggermente alto rende lo sterzo più pesante sotto i 10 km/h. Alcuni si rammaricheranno per l'autonomia limitata, con un consumo medio di 7,8 litri/100 km che costringe a passare alla riserva prima di 200 km, un tempo considerato breve per una sport tourer. Il cuscino della sella, sebbene migliorato, può ancora essere migliorato per i viaggi molto lunghi. Nonostante queste riserve, la VFR 1200 F DCT rimane una scommessa sicura per gli appassionati di Sport-GT che cercano una moto moderna, affidabile e sicura.

Per gli appassionati di numeri, ecco la scheda tecnica dettagliata di questo modello.

• Patente di guida richiesta: Patente A (tutte le cilindrate)
• Cilindrata: 1.237 cm³
• Tipo di motore: V4 di 76°, 4 tempi, testata Unicam, raffreddato a liquido, iniezione elettronica PGM-FI, distribuzione monoalbero ACT, 4 valvole per cilindro
• Potenza e coppia del motore: 112 CV (83 kW) a 9.500 giri/min, coppia massima di 113 Nm (11,3 daN.m) a 4.000 giri/min.
• Peso (a pieno carico): 267 kg
• Altezza del sedile: 815 mm
• Consumo medio di carburante: da 7,5 a 7,8 L/100 km
• Autonomia stimata: circa 200-230 km prima delle riserve
• Capacità del serbatoio: 19 litri
• Velocità massima: circa 250 km/h
• Tipo di trasmissione: albero e giunto cardanico, doppia frizione DCT (o cambio meccanico)
• Frenata: DCT (Dual Clutch Transmission) a 6 rapporti, con modalità automatica o manuale al manubrio; trasmissione secondaria tramite albero e giunto cardanico
• Manutenzione e costi di gestione: manutenzione ogni 12.000 km, controllo del gioco valvole a circa 24.000 km; manutenzione semplice grazie alla trasmissione cardanica, senza catena da ingrassare; costi di gestione leggermente superiori alla media, compensati da ottimi livelli di comfort, affidabilità e tecnologia di bordo