Ricambi e accessori moto Kawasaki KX 500
La Kawasaki KX 500 è una vera leggenda del motocross, adorata dagli amanti del brivido fin dal suo lancio nel 1983. Quando arrivò, si impose nella classe 500cc, essendo Kawasaki il primo marchio ad avventurarsi in questo segmento dai tempi della Maico 501
Accessori e parti per Kawasaki KX 500
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In termini tecnici, questo modello si basa su un'architettura progettata per l'efficienza e la robustezza. Già nel 1983, il telaio fu riprogettato per offrire sospensioni anteriori e posteriori ad alte prestazioni, ideali per assorbire le asperità del terreno. L'arrivo del motore raffreddato a liquido nel 1985 segna una svolta, rendendo la potenza più controllabile e l'affidabilità esemplare. Nel 1986, la valvola di potenza KIPS consentì una gestione più progressiva della potenza, offrendo ai piloti un'esperienza di guida più controllata. Le versioni successive al 1987 beneficiarono di un telaio rinforzato, di un airbox rivisto e di una sospensione posteriore adattata a tutti i terreni. La riprogettazione del 1988 portò modifiche meccaniche ed estetiche, seguite nel 1990 dall'introduzione della forcella a steli rovesciati, che migliorò la precisione di guida. Le modifiche apportate al sistema di accensione e all'albero motore nel 1992 riflettono un adattamento alle esigenze della guida fuoristrada e facilitano il montaggio di attrezzature per le gare di durata. I pezzi di ricambio sono facilmente reperibili per i modelli successivi al 1990, rendendo facile la manutenzione e la personalizzazione per gli appassionati. Questa solida base tecnica spiega perché questa moto rimane un punto di riferimento nel mondo del motocross. Scopriamo ora come viene utilizzata nella vita di tutti i giorni e cosa hanno da dire i piloti che hanno adottato questo modello iconico.
Nella vita di tutti i giorni, questo modello genera un feedback appassionato, che unisce ammirazione e rispetto per il suo carattere deciso. I motociclisti ne elogiano la potenza grezza, capace di attraversare la polvere e i grandi spazi aperti senza vacillare. Le sue prestazioni nelle gare nel deserto e sui circuiti sono unanimemente riconosciute, e la moto è considerata uno strumento di conquista per i piloti più esperti. L'affidabilità del motore a due tempi è un punto di forza, in quanto offre un'eccezionale resistenza alle condizioni estreme e all'usura. Gli utenti apprezzano anche la facilità di reperire i ricambi per i modelli più recenti, che contribuisce a prolungare la vita della moto. Tuttavia, alcuni punti deboli sono regolarmente menzionati: il telaio a volte ha bisogno di essere rinforzato per resistere all'uso intensivo e la maneggevolezza richiede una certa esperienza, poiché la moto è considerata "violenta" ed esigente. Nonostante la fine della produzione nel 2004, questo modello rimane molto ricercato sul mercato dell'usato, non da ultimo per la sua versatilità e capacità di brillare sia nelle competizioni che nel tempo libero. La comunità di appassionati mantiene viva la leggenda e non è raro imbattersi in questa moto sui sentieri del sud-ovest degli Stati Uniti o nei raduni di fuoristrada. Ecco perché rimane un punto di riferimento intramontabile nel mondo del motocross.
- Licenza richiesta: non è omologata per la circolazione su strada, non è richiesta alcuna licenza (uso motocross / enduro su terreno privato)
- Cilindrata: 500 cm³
- Tipo di motore: monocilindrico a 2 tempi, raffreddato a liquido, valvola di scarico KIPS (dal 1986)
- Potenza e coppia del motore: circa 60-65 CV; coppia massiccia, paragonabile o addirittura superiore a quella delle moderne 450 a 4 tempi, con un'erogazione brutale e stretta
- Peso (a pieno carico): da 104 a 110 kg, a seconda dell'annata
- Altezza della sella: 960 mm
- Consumo medio di carburante: da 8 a 10 litri/100 km nell'uso intensivo del cross country
- Autonomia stimata: 50-70 km
- Capacità del serbatoio: da 9 a 10 litri
- Velocità massima: 150-160 km/h
- Tipo di trasmissione: cambio manuale a 5 rapporti, trasmissione finale a catena
- Frenata: anteriore: disco da 250 mm (a singolo pistone sui primi modelli, a doppio pistone sulle versioni successive); posteriore: disco da 220 mm (a seconda dell'annata)
- Manutenzione e costi di gestione: motore considerato indistruttibile, con cilindro trattato per elettrofusione ad alta resistenza; manutenzione semplificata grazie alla disponibilità di ricambi (soprattutto dopo il 1990); come tutti i 2 tempi di grossa cilindrata: cambio regolare dell'olio, sostituzione periodica di pistoni e anelli, pulizia del filtro dell'aria dopo ogni uscita.
